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Smart-working: 5 consigli per organizzarti al meglioSe fino a qualche anno fa ci avessero detto che avremmo apprezzato così tanto il lavoro da remoto, non ci avremmo mai creduto. Attenzione però: quello che noi tutti definiamo smart-working, o meglio, quello che durante la pandemia abbiamo imparato a chiamare così, coincide maggiormente con il telelavoro. In realtà il "vero smart-working" è rappresentato da un lavoro per obiettivi e non ad ore. Ebbene, adesso che abbiamo capito questa prima differenza, torniamo a noi: quali sono i consigli per organizzarsi meglio quando si lavora in smart-working? #1: Definisci degli orari di lavoro e rispettaliIl primo consiglio che vogliamo darti quando lavori in smart-working è quello di definire degli orari di lavoro. Insomma, lo smart-working è la soluzione perfetta per poter gestire il proprio lavoro in modo autonomo, svolgendolo da un parco, da un bar oppure dal divano della propria casa. Tuttavia, non possiamo parlare di perfezione. Infatti, spesso sembra tutto troppo bello per essere vero. Quello che in molti non dicono è che, lavorando da casa non si hanno degli orari prestabiliti. Insomma: tanto sei a casa? Cosa dovresti mai fare? Tutto questo è stato forte durante la pandemia, dove molti lavoratori che hanno sempre svolto le loro mansioni in ufficio, si sono ritrovati a dover svolgere il doppio (se non il triplo) del lavoro. Per non arrivare a questo, ti consigliamo di concordare con il tuo datore di lavoro gli orari nei quali dovrai essere reperibile. In questo modo, eviterai di avere richieste per svolgere dei compiti in momenti non lavorativi. #2: Stila la tua routineLa seconda persona con la quale devi organizzare gli orari lavorativi sei proprio tu. Infatti, la possibilità di lavorare da remoto potrebbe portarti a lavorare troppo in alcuni giorni e a non fare nulla in altri. Insomma, sarai il capo di te stesso e, di conseguenza, è meglio che tu prenda la cosa molto seriamente. Pertanto, dovrai stilare un piano (una routine possiamo dire) che possa essere efficace per raggiungere tutti i tuoi obiettivi, siano essi di breve o di lungo periodo. #3: Organizza il tuo spazio di lavoroHai una stanza piena di oggetti e disordinata? Probabilmente lavorerai peggio. Questo perché la stanza nella quale lavorerai influisce, in modo positivo o negativo, sulle tue prestazioni lavorative. Assicurati di avere uno spazio pulito, ordinato e silenzioso nel quale poter lavorare. #4: Crea una to-do-listUna delle maggiori problematiche dei freelance è che nessuno dà loro la forza o la motivazione per lavorare. Devono fare tutto da soli. Per questa ragione, creare una to-do-list può essere fondamentale, spesso quando ci sono numerose tentazioni, come la TV oppure i social media. #5: Fai delle pauseUltimo consiglio? Fare delle pause. Infatti, specie quando lavori da casa, ti potrebbe capitare di passare diverse ore attaccato al pc senza interruzioni. Tuttavia, così facendo, alla lunga perderai la concentrazione e sarai meno produttivo. Smart-working: dipendente o Partita IVA?Per lavorare da remoto posso essere dipendente o devo avere la Partita IVA? Sicuramente dopo la pandemia molte aziende si stanno innovando e, di conseguenza, ti daranno la possibilità di lavorare in questo modo. Tuttavia, se vuoi lavorare per obiettivi, una strada possibile è quella della Partita IVA. Inoltre, se avrai i requisiti necessari per accedere al regime forfettario potrai pagare solo il 15% o il 5% di tasse. Per scoprire se puoi accedere ti consigliamo di rivolgerti ad un consulente fiscale, come Fiscozen. Con loro potrai ottenere una consulenza gratuita e senza impegno per parlare delle possibilità della tua attività. Autore: Daniele Grattieri
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