venerdì 27 gennaio 2023

APPELLI AFFIDO E ADOZIONE: SOS genitori affidatari, in coppia e SINGLE

 APPELLO AFFIDO 27.01.2023




APPELLO AFFIDO

Aperto a: genitori affidatari in coppia o SINGLE

Territorio di riferimento: Lazio e regioni limitrofe

Per info scrivi a: karin@affidiamoci.com

o Telefona al 339/8322065




Rosita ha 13 anni e ha perso la mamma quando era piccolissima, perdita alla quale la ragazzina non si è mai rassegnata ricercando la figura materna ovunque e sempre.

Dopo la morte della mamma tutta la sua famiglia è diventata sempre più fragile tanto da essere attenzionata dai servizi sociali fino a quando Rosita, insieme con suo fratello, è stata inserita in comunità dove è ancora oggi.

Nonostante la ragazzina incontri settimanalmente il padre e abbia la possibilità di tornare a vivere con lui e il fratello, preferisce crescere in una famiglia diversa perché non smette di avere paura che la sua possa ricadere nelle vecchie dinamiche.

A scuola è bravissima e si impegna con passione anche in lezioni di piano e di danza.


Il Tribunale per Rosita ha dato mandato a M’aMa di cercare, nel Lazio e nelle regioni limitrofe, genitori affidatari in coppia e single (opportunamente formati dai servizi territoriali competenti) disponibili ad accoglierla in affido sine die garantendo il mantenimento del legame con la famiglia di origine.


Ciascun APPELLO Affido e Adozione è pubblicato nel rispetto della privacy del minore: non riporta dati anagrafici nè eventuali specifiche sulle patologie presenti.

Precisiamo che AFFIDIamoci (progetto di M’aMa-Dalla Parte dei Bambini), nel divulgare gli Appelli Affido e Adozione, è solo un tramite tra famiglia accogliente e i Servizi sociali che si occupano del minore, pertanto l’eventuale abbinamento sarà deciso solo da questi ultimi.

domenica 22 gennaio 2023

A FEBBRAIO II° EDIZIONE DEL PERCORSO DI PREPARAZIONE ALL' ADOZIONE DELLE MAMMEMATTE

 

E VISSERO FELICI E...CONTENTI?!

informADOZIONE

Tutto quello che avresti voluto sapere sull’Adozione ma non hai mai osato chiedere








Il percorso è un momento di riflessione per gli aspiranti genitori adottivi in procinto di depositare (o che abbiano già depositato) la domanda di disponibilità all’adozione nazionale o/e idoneità all’adozione Internazionale presso il proprio Tribunale per i Minorenni.

    L’Attesa può rivelarsi fondamentale per lavorare su di sè, sulla coppia, sulla preparazione dello spazio (fisico e mentale) di un figlio in arrivo, e sui passaggi burocratici da affrontare.

    ll minore immaginato è diverso da quello reale?

    La coppia come si trasforma con un figlio?

    I figli già presenti in famiglia come e quando coinvolgerli nel progetto?

    Come si presenta la domanda di adozione?

    Come scegliere l’Ente?

Il percorso si articola in tre incontri di gruppo, online, su piattaforma Zoom, di complessive 9 ore, precedute da un incontro conoscitivo di coppia della durata di 30 minuti, sempre online.

A fine percorso, solo ed esclusivamente alle famiglie che avranno partecipato a tutti e tre gli incontri di gruppo, sarà rilasciato un attestato di partecipazione.

Per info o iscrizioni: percorsimama@gmail.com







PROGRAMMA



PRIMO INCONTRO

Senza filtri e senza giudizio

(Incontro conoscitivo di coppia)



SECONDO INCONTRO

Presa di coscienza: diventiamo genitori adottivi, avv. Emilia Russo e dr.ssa Karin Falconi, Presidente e Vicepresidente M’aMa

Testimonianza famiglia adottiva

L'Adozione è una Scelta?

E se ci sono altri figli?

Documenti e colloqui- Adozione Nazionale, Internazionale...o entrambe?

La non idoneità ed eventuale ricorso

Siamo idonei: e ora, cosa fare?



TERZO INCONTRO

I protagonisti: i Figli

Tutti i figli hanno Bisogni Speciali

Il Giudice responsabile del giusto abbinamento, dr.ssa Carmen Crovella, Psicoterapeuta e Giudice Onorario Tribunale di Napoli



Il Rischio giuridico

Adozione in casi particolari

La scelta dell'ente, Daniela Bertolusso, Amici di Don Bosco



QUARTO INCONTRO

La Famiglia si allarga e si trasforma: cosa può succedere ancora?

Testimonianza figlio adottato

Imparare a chiedere aiuto

La ricerca delle origini


M’aMa- La forza della Rete- Gli Appelli














giovedì 19 gennaio 2023

Testimonianze, Storie di amore e di bambini in affido familiare: "Si è completamente abbandonati"

 


E’ triste leggere le parole di una nonna che sta crescendo due splendidi nipotini di 4 e 6 anni, una nonna che si sta occupando di loro da quando sono nati, una nonna molto Mamma che si sente abbandonata dalle istituzioni, sola e senza alcun aiuto.


Buongiorno,

Non sono la madre affidataria, sono la nonna, vorrei sottolineare alcune cose, l’affido è un passo importante per una famiglia, e per quanto tu ce la stia mettendo tutta in termini di pazienza tempo e altro, bisognerebbe essere supportati, cosa che non avviene x niente, si è completamente abbandonati.

Smettiamola di dire che le strutture sociali fanno tanto.

Sono assenti e le assistenti sociali continuano a cambiare, sempre più giovani, incompetenti e che non capiscono.

Perciò la famiglia si deve arrangiare con notevoli difficoltà. I paroloni non servono a niente

Delusa”.

Una NonnaMatta stanca


mercoledì 18 gennaio 2023

A MARZO XVI° EDIZIONE ONLINE DEL PERCORSO M'AMA DI PREPARAZIONE ALL' AFFIDO

 


Sono aperte le iscrizioni alla XVI° edizione ONLINE del Percorso in-formAFFIDO Presto...che è tardi! aperto a tutti gli aspiranti affidatari (o ai semplici interessati al tema) dell’intero territorio nazionale: persone singole e coppie, sposate e non, etero e omosessuali.

Il corso Online, a numero chiuso, è previsto per Marzo 2023, chi fosse interessato a partecipare può già prenotarsi scrivendo a: percorsimama@gmail.com

Organizzato dall'associazione M'aMa-Dalla Parte dei Bambini (La Rete delle MammeMatte), il percorso di preparazione all'affido familiare (su piattaforma gratuita Zoom) prevede, nella prima settimana di Marzo 2023, un primo incontro conoscitivo individuale di 30 minuti (giorno e orari da concordare privatamente). Seguiranno tre incontri tematici, in gruppo, di tre ore ciascuno dalle ore 18.00 alle 20.30 condotti da professionisti M’aMa e non, tutti esperti del settore.

Il corso sarà condotto dall’avv. Emilia Russo, Presidente M’aMa-Dalla Parte dei Bambini, e dalla dr.ssa Karin Falconi, Vice presidente M’aMa, counsellor specialista nel sostegno alla genitorialità affidataria.


Interverranno:

dr.ssa Carmen Crovella, Psicoterapeuta e Giudice Onorario Tribunale per i Minorenni Napoli;

dr.ssa Valeria Santarelli, Assistente sociale Asl Latina.


In conclusione del percorso la risorsa riceverà un attestato di partecipazione e se richiesto M'aMa la affiancherà nella ricerca del Servizio sociale territoriale al fine di rientrare nel database delle famiglie affidatarie.


Per info e prenotazioni: percorsimama@gmail.com





lunedì 16 gennaio 2023

APPELLI AFFIDO E ADOZIONE: SOS coppie adottive, ma anche affidatarie e SINGLE

 APPELLO AFFIDO e ADOZIONE 15.01.2023



APPELLO AFFIDO e ADOZIONE

Aperto a: coppie adottive, genitori affidatari in coppia o SINGLE

Territorio di riferimento: tutta ITALIA

Per info scrivi a: karin@affidiamoci.com

o Telefona al 339/8322065



Asia ha 16 anni, è stata terribilmente tradita proprio da chi l’avrebbe dovuta più amare e proteggere ma nonostante tutto non ha mai smesso di provare fiducia negli altri e di pensare che sia possibile vivere insieme, in Famiglia.

La sua vita è stata tormentata fin da subito, la svolta è arrivata solo con il suo ingresso in comunità (quattro anni fa) dove, grazie a percorsi di sostegno, ha acquisito la determinazione e la volontà di recidere tutti i legami con il passato e iniziare un nuovo cammino.

Oggi Asia è una ragazzina serena, dolcissima, che ama andare a scuola (che porta avanti diligentemente anche grazie all’insegnante di sostegno); è molto tranquilla tanto che tra i suoi hobby spiccano tra tutti le serie tv e il divano!

Mai come ora per Asia occorrerebbe una famiglia tutta per sé che le facesse sentire quanto si possa essere amati.


Asia è adottabile ma il Tribunale, dando mandato a M’aMa in tutta Italia, ha esteso la ricerca di famiglie anche a quelle affidatarie SINGLE o in coppia, purché opportunamente formati dai servizi territoriali competenti.


Ciascun APPELLO Affido e Adozione è pubblicato nel rispetto della privacy del minore: non riporta dati anagrafici nè eventuali specifiche sulle patologie presenti.

Precisiamo che AFFIDIamoci (progetto di M’aMa-Dalla Parte dei Bambini), nel divulgare gli Appelli Affido e Adozione, è solo un tramite tra famiglia accogliente e i Servizi sociali che si occupano del minore, pertanto l’eventuale abbinamento sarà deciso solo da questi ultimi.

lunedì 9 gennaio 2023

Omosessualità, Single e Affido Familiare: l'Adozione in casi particolari è un diritto del minore

 


In Italia, oggi, al minore, non è ancora riconosciuto il diritto di crescere in una famiglia adottiva omo o monogenitoriale (laddove non gli sia possibile farlo nella propria famiglia di origine) perché in Italia ai single e alle coppie omosessuali l’adozione è preclusa. Non lo è invece l'adozione in casi particolari (art.44) introdotta proprio dalla legge n.184/1983 per tutelare il diritto del minore alla famiglia in situazioni che non consentirebbero di giungere ad un’adozione piena ma nelle quali, tuttavia, l’adozione rappresenta una soluzione opportuna ed auspicabile.

Questo tipo di adozione, per i suoi effetti, è assimilabile a quella dell’adozione dei maggiorenni e, come quest’ultima, non cancella il vincolo di filiazione di sangue con la famiglia di origine, ma sovrappone allo status di figlio di sangue quello di figlio adottivo.

L'adozione in casi particolari è applicabile, quindi, ove non ricorrano i presupposti di abbandono morale e materiale e, di fatto, tutela il rapporto che si crea nel momento in cui il minore viene inserito in un nucleo familiare con cui in precedenza ha già sviluppato legami affettivi, o i minori che si trovino in particolari situazioni di disagio (cfr. art. 44 lettere a,b,c e d).

A differenza del modello ordinario di adozione, l’adottato in casi particolari mantiene il legame con la famiglia di origine. Infatti, il rapporto che si crea tra il minore e i genitori adottivi non si sostituisce, ma si aggiunge a quello che il minore ha con i genitori biologici.

L'adozione in casi particolari non produce quindi "effetti legittimanti", ossia non recide il vincolo di parentela tra l'adottato e la famiglia di origine: l'adottato conserva tutti i diritti e i doveri nei confronti della famiglia originaria, nonostante sia stabilmente inserito nella famiglia degli adottanti (art.55 L.n. 184/1983).

Ne consegue per l’adottato:

il mantenimento del proprio cognome originario, al quale si aggiunge, anteponendolo, quello del genitore adottivo;

l’acquisizione di tutti i diritti (ad esempio i diritti successori) e il mantenimento di tutti gli obblighi (ad esempio di tipo alimentare) nei confronti sia della famiglia di sangue sia di quella adottiva;

In caso di premorienza dell’adottato:

- rispetto ai propri ascendenti di sangue, questi gli succedono;

- rispetto ai propri ascendenti adottivi, questi non vantano alcun diritto successorio (salva la eventuale chiamata testamentaria).

Ciò è coerente con le finalità di questo tipo di adozione, che, come sopra detto, non vuole recidere il legame del minore con la sua famiglia di origine.

L'art.44 della legge sull’adozione prevede infatti ipotesi tassative. Questo tipo di adozione si applica quando l’adottando è:

  • orfano di entrambi i genitori. Esso potrà essere adottato da un parente entro il sesto grado, oppure da persona che abbia con lui un rapporto preesistente stabile e duraturo (come il caso di amici di famiglia).

  • figlio di una precedente relazione o matrimonio di un genitore che si sposa o risposa. Il coniuge potrà adottarlo, sempre che il genitore biologico presti il proprio consenso;

  • disabile e orfano;

  • in una situazione di constatata impossibilità di affidamento preadottivo; ciò può accadere nel caso di bambini non più piccoli o già ragazzi, per i quali è impossibile trovare una coppia avente i requisiti di legge, disposta ad adottare; oppure quando il minore ha instaurato con la famiglia affidataria, che si eè presa cura di lui per un tempo prolungato, legami affettivi che sarebbe controproducente troncare.

L’adozione è sempre disposta dal Tribunale per i minorenni con sentenza che viene trasmessa all’Ufficiale di Stato Civile del Comune dove è registrato l’atto di nascita per la trascrizione e le annotazioni di competenza sull’atto stesso.


lunedì 2 gennaio 2023

Testimonianze, Storie di amore e di bambini in affido familiare: "Il Giudice preferisce una coppia etero"

 


Formazione fatta presso i servizi sociali del proprio Comune di riferimento; disponibilità ad accogliere bambini grandi e piccoli, con e senza bisogni speciali; casa grande a sufficienza per accogliere anche una fratria eppure, nonostante tutto, B. e C. è una coppia affidataria ancora in attesa.

Forse perché omosessuale? O è solo un caso? Facciamocelo raccontare.


Ciao a tutti, siamo B. e C., una coppia omosessuale, ci siamo conosciuti nel 2017 e quando ci siamo conosciuti entrambi avevamo sentito parlare di affido ma non avevamo ancora intrapreso il percorso con i servizi sociali di competenza pensando che fosse una cosa riservata solo ed esclusivamente alle famiglie etero. Cercando di capire come coronare il sogno di allargare la nostra famiglia ci stavamo interessando anche alla maternità surrogata (cosa che in Italia non è permessa) fino a quando un bel giorno, cercando su internet, abbiamo letto, su AFFIDIamoci, un Appello delle MammeMatte aperto anche a single e coppie omosessuali (era proprio scritto nero su bianco!).

A quel punto abbiamo cercato di approfondire la nostra conoscenza sull’affido iniziando un corso informativo online con le MammeMatte e poi, su loro indicazione, abbiamo intrapreso il percorso con il nostro servizio sociale territoriale che ci ha sempre tenuto a precisare che per noi coppie omosessuali è difficile che ci vengano affidati bambini o ragazzi.

Eppure, con grande sorpresa, proprio loro, poco tempo dopo, ci hanno chiamato per proporci l’affido di due fratellini. E’ stato amore a prima vista da entrambe le parti: i bimbi sarebbero venuti a vivere da noi immediatamente e noi gli avremmo spalancato la porta di casa subito; la psicologa che li seguiva era positiva, così i servizi e gli operatori della casa famiglia. Purtroppo però la mamma biologica ha espresso subito delle riserve e ha richiesto per i suoi piccoli una coppia etero, così il Giudice ha preferito cercarne una che avesse questo profilo.

Dopo questa esperienza, nonostante il dolore, abbiamo continuato a dare la nostra disponibilità a diversi bambini e ragazzi, con e senza problematiche sanitarie, in quanto abbiamo una grande casa e un forte desiderio di donare il nostro amore a bambini o ragazzi che ne hanno bisogno e aiutarli a crescere in un ambiente sereno.

Purtroppo ad oggi non siamo riusciti a realizzare questo sogno nonostante la nostra disponibilità: la risposta è più o meno sempre la stessa, cioè che il giudice preferisce per quel caso una coppia etero oppure una coppia già con figli e questo è un po’ demoralizzante, addirittura molte volte quando non si riesce a trovare una famiglia etero si preferisce che i bambini/ragazzi continuino a stare in una comunità invece di affidarli a coppie omosessuali che sicuramente potrebbero dare a quel bambino più attenzioni e più serenità. 

Speriamo che con il nuovo anno qualcosa possa cambiare!”

Una coppia in attesa